Teatri e musica a Venezia
Già nel Rinascimento, i cori della Basilica di San Marco che cantavano in alternanza da diversi luoghi della chiesa, entusiasmava i visitatori europei. La Basilica non era nota solo per lo stile policorale, ma anche per i suoi straordinari maestri di cappella, come i Gabrieli e Claudio Monteverdi, pionieri del primo Barocco.
Nel Settecento, la città visse una vera e propria febbre dell’opera. Teatri pubblici, palazzi privati e chiese si contendevano i migliori musicisti. Inoltre, in alcune istituzioni religiose, dette Ospedali, si istruivano le orfanelle di talento come musiciste o cantanti.
Con il tempo, la fama di questi cori femminili superò i confini della città, e la musica divenne un elemento centrale dell’identità e dell’economia di queste istituzioni.
La visita inizia nella piccola ed elegante sala della musica dell’Ospedaletto, vicino a San Giovanni e Paolo — normalmente chiusa al pubblico — che un tempo ospitava i concerti di questi cori femminili per l’élite della società veneziana.
Poco distante si trova la chiesa della Pietà, dove il grande compositore barocco Antonio Vivaldi, fu maestro coro e di violino.
La chiesa fu concepita non solo per le funzioni religiose, ma anche come luogo di concerto. Visiteremo le cantorie — le gallerie sopraelevate da cui si esibivano le giovani musiciste — normalmente chiuse al pubblico. Dalle cantorie si possono osservare da vicino anche gli affreschi di Giambattista Tiepolo.
Proseguiremo poi verso il celebre Teatro La Fenice. Ricostruito dopo l’incendio del 1996, conserva ancora oggi l'eleganza e l’atmosfera della grande stagione operistica dell’Ottocento che coinvolgeva cittadini di ogni ceto sociale.
Infine, nella casa di Carlo Goldoni si può visitare il piccolo ma affascinante museo dedicato alla Commedia dell’Arte. Con solo due sale, offre uno sguardo sul teatro veneziano nel Settecento, tra maschere originali, marionette e scenografie