Il Rinascimento di Bellini, Tiziano e Tintoretto: la Basilica dei Frari e la Scuola di San Rocco
Gli artisti veneziani furono accusati — persino da Michelangelo — di non saper disegnare. Ma a Venezia, il colore non era mai soltanto una finitura: era un modo di pensare, di dare forma allo spazio, alla luce, all’emozione. Qui la forma spesso si dissolve in atmosfera.
Con questo itinerario, entriamo nel cuore del Rinascimento veneziano, accompagnati dai capolavori di tre grandi maestri che hanno contribuito a cambiare il corso dell’arte europea: Bellini, Tiziano e Tintoretto.
Nella chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari, si incontrano due delle opere più ardite di Tiziano: l’Assunta, una scena drammatica, piena di energia e luce, e la Madonna di Ca’ Pesaro, dove lo spazio sacro e l’orgoglio familiare si fondono in perfetto equilibrio.
Nella cappella Pesaro, la Madonna con i Santi di Giovanni Bellini emana ancora una quieta solennità. Commissionata da una famiglia profondamente legata alla Repubblica, l’opera riflette gli ideali spirituali e la devozione civica del Quattrocento.
Nella Scuola Grande di San Rocco, sede di una confraternita che assisteva i malati di peste, ci troviamo davanti a uno dei più coinvolgenti cicli pittorici del tardo Rinascimento. Le audaci tele di Tintoretto, comunicano ancora oggi un senso del sublime. Le scene di sofferenza, guarigione, sacrificio e redenzione, che riflettevano le responsabilità spirituali e le paure della confraternita, continuano a parlaci con profonda umanità.